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Qui si celebra la grande amicizia fra medicina e scrittura fra scienza e arte che la storia ci ha insegnato.

 Il grande fiume
 13 Giugno 2008

Un grande fiume per essere tale non deve essere necessariamente  un fiume grande.

Il nostro Po paragonato a Nilo, Rio delle amazzoni, Volga , Rodano etc è poco più che un piccolo rigagnolo. Tuttavia le citazioni storiche  che coinvolgano il Nostro  sono quasi sicuramente più numerose di tutti gli altri messi insieme. Perché? Le vicende umane, politiche, economiche e via dicendo che si sono svolte nel territorio

bagnato da quelle acque hanno inciso in maniera determinante sullo sviluppo non solo locale ma addirittura a molti chilometri di distanza ed in situazioni diverse ed impensabili. Un esempio per tutti: quando un Papa  fermò Attila in Val Padana le invasioni barbariche si diressero verso Francia e Spagna cambiando così la storia.

Altri corsi d’acqua sono stati e sono importanti ed uno è certamente il Marecchia.

Il suo stesso nome è una garanzia; Marecchia  viene dal latino Marecula cioè piccolo mare. Per questo lungo le sue sponde si sono stabilite da sempre (Villanova di Verucchio) e transitate popolazioni capaci di unire territori con caratteristiche completamente diverse ma complementari e perciò integrative per migliorare le rispettive condizioni di vita.

Potenze economiche e politiche come Etruschi, Romani, Imperatori germanici, Papato, Medici di Firenze, Gonzaga, etc  si sono svenati per controllare la principale porta di collegamento fra Oriente e Roma : LA VAL MARECCHIA.

Strade, stazioni di riferimento, depositi, dogane, chiese, fortificazioni, rispetto del territorio prelevando in giusta misura quanto si poteva rinnovare in cicli produttivi naturali sono stati i punti di forza di politici molto più illuminati degli attuali.

Infatti oggi il Marecchia sta perdendo importanza soffocato dall’accozzaglia di interessi miopi, particolari, non finalizzabili in un progetto generale di ampio respiro che non obblighi ad inventare continuamente programmi non integrabili e spesso in contrasto fra popolazioni che hanno gli stessi problemi ma targhe diverse.

Le mie informazioni si fermano ad una certezza che è anche una grande speranza: Rimini e Badia Tedalda sono molto unite dai nostri figli. Presso la Pro Loco di Badia Tedalda esiste un documento, elaborato dai ragazzi, dove si dice che il GRANDE FIUME unisce ora e dovrà unire in futuro la sorgente con la foce coordinando ciò che c’è nel mezzo per risolvere problemi comuni a tutta la popolazione ma, va ripetuto, divisa dalle targhe sulle auto.

 

06*04*06



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