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Qui si celebra la grande amicizia fra medicina e scrittura fra scienza e arte che la storia ci ha insegnato.

  DISCESA (Cuesta abajo)
 29 Gennaio 2008
Traduzione: Tommaso Regi

                        Trascinato ho per il mondo

                        la vergogna d’esser stato

                        e il dolor che non sarò.

Sotto l’ala del cappello

                        quante volte mascherata

                        una lacrima spuntata non potei trattener.

                        Camminato ho per le strade

                        come un paria che il destino

                        a distrugger s’impegnò.

                        Se fui fiacco se fui cieco

                        solo voglio che comprenda

                        il valor che rappresenta il coraggio di amar.

                        Era…lei per me la vita intera

                        come è il sol di primavera

                        la speranza e la passion.

                        Sapevo…che nel mondo non entrava

                        tutta l’umile allegria che era dentro, nel mio cuor.

                        Ora…che la strada è in discesa

                        e le illusioni passate io non posso cancellar,

                        sogno…col nostalgico passato,

                        i vecchi tempi che rimpiango

                        e che mai ritorneràn.

                        Per seguire le sue orme instancabile io bevvi

                        nella coppa il mio dolor;

                        ma nessuno comprendeva che

                        se tutto di me davo ogni volta io

                         perdevo un pezzetto del mio cuor                  .

            Ora triste…giù in discesa,solitario

            e già sconfitto, io mi voglio confessar:

            se quella bocca non mentiva

            nell’amore che mi offriva

            per quei suoi magici occhi

            io avrei dato sempre più.

 

 



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