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Qui si celebra la grande amicizia fra medicina e scrittura fra scienza e arte che la storia ci ha insegnato.

 Progetto VINICHIP
 11 Dicembre 2007
Identificazione e gestione a distanza dei dati relativi ai vini di qualità

Gli esperti ricercatori della PHASER, con la coordinatore scientifica del Dott. Giuseppe Profenna, guidati dall’intuizione e dalla conoscenza nel settore vinicolo del Dott. Tommaso Regi, attraverso la collaborazione di una primaria Azienda produttrice di vini di qualità, hanno realizzato un sistema di marcatura elettronica delle bottiglie pregiate.Tale sistema prevede l’utilizzazione di risorse tecnologiche innovative diverse tra loro ma che nel loro insieme consentono un sofisticato quanto affidabile metodo di tracciabilità del prodotto.Dalle sperimentazioni eseguite sulle etichette poste sulle bottiglie si è presto verificata la assoluta inaffidabilità di qualsiasi sistema di marcatura esterna delle bottiglie. Queste vengono spesse conservate in ambienti freddi e umidi, trattate e manipolate in vari modi e circostanze, in tempi a volte lunghissimi, spesso tali da provocare la irreversibile degradazione della superficie esterna delle bottiglie.Considerando che l’unico elemento che in una bottiglia di vino può ed evidentemente deve essere violato al momento della degustazione è senza dubbio alcuno il suo TAPPO e considerando anche che esso è l’unico elemento "protetto nel tempo" dalla bottiglia stessa, unitamente al vino contenuto, si è pensato ad una possibile e valida alternativa alla marcatura esterna.Il sistema Vinichip prevede infatti l’inserimento all’interno del tappo, sia esso in sughero, teflon o altro materiale, di un microchip-trasponder capace di trasmettere dati relativi alla qualità, provenienza, partita, lotto, data, produttore, ecc. del vino contenuto nella relativa bottiglia.Il microchip Vinichip è posto al centro del tappo, non è a contatto del prezioso liquido conservato in bottiglia, esso è capace di resistere ad ogni tipo di pressione dovuta all’inserimento del tappo stesso, non è alimentato da energia propria, è virtualmente eterno, non contiene sostanze tossiche, non produce onde radio dannose alla salute o capaci di interferire con altre strumentazioni elettroniche, è inodore, piccolo pochi millimetri ma può contenere oltre 128 kb di dati in formato digitale.Una volta rimosso il tappo dalla bottiglia con un normalissimo e convenzionale cavatappi, il chip in esso contenuto si autodistrugge, rendendo impossibile il suo riutilizzo.La lettura dei dati, precedentemente inseriti dal produttori ed eventualmente "validati" e resi protetti ed inalterabili da un Ente di controllo, è possibile a distanza di alcuni metri attraverso l’uso di un lettore portatile di tipo POS oppure di un sistema di rilevamento periferico collegabile ad un qualsiasi semplice personal computer.I dati così consultati anche presso le rivendite e le enoteche convenzionate, possono essere inviati costantemente ed in tempo reale ad una banca dati protetta realizzata su un server Internet in modo tale da consentire la verifica dei dati "certi" ed "attuali" dell’intero patrimonio relativo alla distribuzione, conservazione e consumo dei nostri vini di qualità in tutto il mondo



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